A Cento lo sviluppo sostenibile con il progetto Great Life

Si mangia per fame o per assecondare il piacere del gusto e al contempo saziarsi. Un atto che ci riguarda tutti ma che può incidere sul nostro futuro sia in termini di salute che di sopravvivenza. Tutti gli studi scientifici sul futuro del nostro pianeta presentano numeri e scenari drammatici che parlano di prospettive incerte se perseveriamo con questo stile di vita che ha contribuito a creare due grandi nemici: obesità e cambiamento climatico. La buona notizia è che possiamo contribuire ad invertire la rotta cambiando le nostre abitudini e soprattutto la qualità del cibo che mangiamo: posso scegliere di mangiare, per gola, una lasagna; se presto attenzione alla salute la affianco ad un pinzimonio; ma se punto alla sostenibilità allora scelgo di mangiare una lasagna a base di ragù di lenticchie con il pinzimonio. In questo modo preservo il piacere del gusto, la salute e il pianeta. Questo è solo un esempio che rimanda ad una scelta individuale ma l’impatto è decisamente più importante se questa scelta la decliniamo sulla mensa scolastica che conta 2.700.000 milioni di bambini in Italia. Di questa idea è il progetto Great Life, finanziato nell’ambito del Programma LIFE dell’Unione Europea, che guarda alla mensa scolastica come un tassello di una iniziativa più ampia e ambiziosa che mira proprio ad un cambiamento delle abitudini alimentari partendo da culture sostenibili per arrivare all’educazione al gusto dei bambini a scuola.

La sostenibilità nelle mense scolastiche può essere raggiunta da tante prospettive: ridurre gli sprechi, o ancora meglio, non produrne, introdurre alimenti sostenibili (biologico, km0), ridurre gli cibi ad alto impatto ambientale (carni rosse e salumi, carni processate), introdurre stoviglie lavabili, fare formazione ai cuochi e insegnanti ed fare educazione alimentare ai bambini e famiglie, ecc..

Ma se guardiamo alla mensa come strumento di politica ambientale e allarghiamo la prospettiva al territorio e alla comunità si può fare ancora di più. Ne sono consapevoli i professori del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna, che stanno lavorando all’interno del progetto GREAT LIFE che coinvolge l’intera filiera delle produzioni agricole e alimentari, partendo proprio dalla comunità.

Great Life è un progetto innovativo che parte dalla terra, con l’obiettivo di sostituire una coltivazione ad alto impatto ambientale con sementi resilienti, in grado di sopravvivere al climate change e garantire alimenti anche in condizioni di siccità. Le sementi selezionate sono quelle del miglio e del sorgo che sono cereali antichi che appartengono alla nostra cultura alimentare che col tempo si sono perse con l’importazione del mais. Si comincia quindi dal campo per creare dei prototipi che verranno sperimentati con ricette pensate da una chef, Pina Siotto, specializzata nella cucina vegetariana e macrobiotica che trasformerà i cereali antichi in piatti appetibili per gli alunni delle scuole di Cento dove il progetto si sviluppa. Le mense avranno un ruolo importante per testare il gradimento da parte dei bambini e quindi preparare una comunità di possibili fruitori. Un test utile anche per Alce Nero, il partner commerciale del progetto, che prenderà i nuovi prodotti coltivati in regime biologico e con tecniche sostenibili, per trasformarli in proposte per il mercato sensibilizzando i propri clienti verso l’acquisto di alimenti buoni, resilienti e con un basso impatto ambientale.

A supporto del progetto c’è una GREAT community che si confronta e discute per rendere le scelte di consumo alimentare sostenibili più facili, più accessibili.. più easy! Per tutti! Il successo del progetto non può prescindere dalla comunicazione e dal marketing per costruire un immaginario collettivo e condiviso dove la sostenibilità e l’alimentazione sana diventano atto creativo e affermativo, capace di diventare sistema. La community vuole aggregare tutti coloro che desiderano o già diffondono un cibo buono, salutare e genuino, che rispetti l’ambiente, il lavoro e il consumatore finale. Perché questo diventi, dall’eccezione, la regola!

Foodinsider sostiene il progetto Great Life che annovera tra le best practice che coinvolgono la mensa scolastica in una cornice di salute e sostenibilità, senza mai dimenticare l’importanza del gusto.