Mensa sotto i riflettori a Perugia, ma anche a Terni

MENSA PERUGIASono 13 le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta scattata a Perugia in seguito alle segnalazioni dei genitori che hanno riguardato le mense scolastiche. L’ipotesi di reato è ‘frode in pubbliche forniture‘. Si va dal ‘cibo nocivo per la salute pubblica‘ come il pollo con frammenti ossei, pesce con lische, pane e yogurt con muffa, prosciutto cotto e frittata contaminati dai batteri Listeria monocitogenes e Staphilococcus coagulasi a ‘violazione di quanto previsto nel capitolato in ordine alla qualità, provenienza e quantità‘. Le società coinvolte nell’indagine sono: All Foods Srl, Cir Food, Elior Ristorazione Spa e il Consorzio Abn A&B Network Sociale.
Alla All Food Srl viene mossa un’ulteriore accusa di ‘falso ideologico in atto pubblico‘ perché, secondo la Procura, ha falsamente attestato nella domanda di partecipazione alla gara d’appalto di ‘non aver commesso nessun grave errore nell’esercizio dell’attività professionale‘ mentre, invece, per ‘un grave ed accertato errore professionale’ commesso nel servizio di refezione scolastica nei Comuni di Ardea e Pomezia l’azienda era stata dichiarata decaduta dal servizio per inadempimento e grave negligenza, decadenza confermata sia dal Tar che dal Consiglio di Stato. La dichiarazione di questo precedente avrebbe consentito di valutare l’affidabilità dell’ipotetico contraente.
Le associazioni dei genitori e i comitati mensa, di fronte a questi fatti, hanno ri-sollecitato il Sindaco a procedere con un netto cambio di rotta auspicando una nuova gara, ma con nuove regole. I genitori, che per trent’anni hanno gestito gli acquisti per la mensa scolastica, rivendicano un ruolo istituzionale a monte del servizio, nella selezione dei fornitori e, a valle, nel controllo.
Pare che il Comune, alla luce dei fatti di questi giorni, riferisce Alessandra Bircolotti, l’avvocato che ha seguito i genitori anche nelle azioni legali, stia rivalutando tutto seriamente.

Intanto a Terni i genitori del Comitato Servizi Educativi (Cosec) che da un anno è in lotta con il Comune per contrastare la privatizzazione della mensa, torna a chiedere all’Amministrazione di mantenere l’attuale sistema di gestione misto.
Il processo di esternalizzazione della mensa, dopo i fatti di Perugia, e i dati delle indagini pubblicati dal Ministero della Salute, che vedono il centro Italia come il più esposto a irregolarità, sollecitano i genitori a prendere posizione. A Terni il Cosec chiede di entrare nei meccanismi della mensa con l’istituzione della ‘Rappresentanza cittadina dei comitati mensa’ il cui regolamento è già stato presentato in Comune, ed di essere coinvolti nella definizione del capitolato d’appalto, da consultare prima dell’avvio dell’iter di approvazione.

Il processo di partecipazione sembra diventare l’unico antidoto contro il processo di degrado delle mense scolastiche verso il quale i genitori sembra stiano sviluppando gli anticorpi.