IV indagine sulle mense scolastiche di Cittadinanzattiva

E’ stato pubblicato il IV rapporto di Cittadinanzattiva sulle tariffe e qualità della mensa scolastica in Italia. Come nei rapporti precedenti si evidenzia la disomogeneità delle mense scolastiche soprattutto in tema di costi per le famiglie. L’ Emilia Romagna è la regione più costosa, con una spesa media mensile di € 106 nella scuola primaria e € 105 nell’infanzia; la Puglia , invece la regione più economica con € 65 sia nella primaria che nell’infanzia. La variazione delle tariffe si aggira intorno a +0,81% a livello nazionale, mentre è la Calabria che ha incrementato di una percentuale significativa le tariffe con un +9,79%. Si registra una riduzione delle tariffe in Sardegna di un buon 6,41% . La mensa più economica è a Barletta  con € 32 mensili sia per la scuola dell’infanzia che la primaria. Il primato negativo in termini di mensa più cara è di Torino con la scuola dell’infanzia (€ 132 al mese) e la scuola elementare di Livorno con € 128. 

COMUNICATO STAMPA
Questi i dati che emergono dalla IV Indagine di Cittadinanzattiva su tariffe e qualità delle mense scolastiche, che ha preso in esame le tariffe di tutti i 110 capoluoghi di provincia sia per la scuola dell’infanzia che per la primaria. Oltre a ciò, attraverso l’intervista a 342 tra alunni di scuola primaria, docenti accompagnatori, genitori, rappresentanti di Commissioni mensa, addetti al servizio di ristorazione, è stato preso in esame un campione di mense scolastiche di 9 regioni (Piemonte, Liguria, Lombardia, Lazio, Marche, Campania, Molise, Basilicata e Puglia) per evidenziare aspetti relativi alla qualità, sicurezza, igiene, costi, sprechi e rifiuti, per un totale di 230 indicatori. L’indagine è scaricabile sul sitowww.cittadinanzattiva.it.

Il costo crescente del servizio ed i timori per una gestione poco sicura e non di qualità delle mense scolastiche ha favorito l’insorgere di soluzioni “fai da te”, come il pasto da casa, che mostrano indubbie criticità ad oggi irrisolte, nonostante la recente sentenza della Cassazione, e parallelamente la diffusione di esperienze innovative e positive di autogestione del servizio in realtà medio-piccole”, dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva. “Per questo chiediamo al Ministero della salute di varare al più presto le nuove linee guida sulla ristorazione scolastica, ferme al 2010, e al Governo di far ripartire un percorso legislativo che ripensi il servizio di ristorazione scolastico, alla luce del Decalogoche abbiamo sottoscritto lo scorso 16 ottobre, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, insieme a Foodinsider, Save the Children, Slow Food ed esperti nazionali ed internazionali. In tale percorso andrebbero coinvolte tutte le organizzazioni civiche che da anni si occupano del tema e gli attori di riferimento del servizioEsprimiamo apprezzamento per quanto dichiarato dal Ministro Fioramonti circa la volontà di sostenere i Comuni con ulteriori risorse per garantire l’uguaglianza nell’offerta e nell’accesso al servizio mensa in tutto il Paese”.

Ben quattordici i casi di problemi igienici-sanitari che hanno riguardato mense scolastiche tra novembre 2018 e novembre 2019, censiti attraverso la rassegna stampa: dai vermi e le larve nel piatto nella mensa di due scuole di Orentano e Villa Campanile, in provincia di Pisa (novembre 2018), ai cibi scaduti ritrovati nella mensa di Giugliano (Napoli, Gennaio 2019), alla sfera di metallo ritrovato nella pasta al sugo a Melegnano (MI) ad ottobre scorso.