Friday for fish, la protesta dei genitori di Civitanova Marche

I genitori di Insieme cambiamo la mensa lanciano la protesta del venerdì contro il pesce della mensa. Con il friday for fish prende il via lo sciopero che prevede che i genitori prelevino i figli da scuola all’ora di pranzo per evitare il consumo del pasto in mensa e quindi del pesce. Sotto accusa la AllFood per aver servito pesce proveniente dal mare di Barents. Aderiranno allo sciopero una cinquantina di famiglie, un numero che sta salendo in parallelo alla rabbia dei genitori che hanno constatato il fatto che la sanzione di € 2.000 che è stata comminata alla società AllFood è partita solo successivamente ai controlli e alle contestazione fatte dai genitori e non da parte degli organi preposti al controllo come Asur e Comune. Sono i genitori che hanno avviato una fitta rete di controlli in mensa che hanno permesso di evidenziare incongruenze con il capitolato in essere, come il pesce e l’olio non di olive italiane. Sebbene le attività di monitoraggio del servizio da parte dei genitori compensano ad una carenza delle funzioni di controllo delle istituzioni, a Civitanova da più di un anno l’Amministrazione “sta lavorando alle modifiche del Regolamento per il Servizio di Refezione Scolastica, con il quale si vorrebbe togliere la possibilità al Rappresentante dei genitori del CTM [Comitato Tecnico Mensa] di delegare ad altri genitori la possibilità di effettuare i sopralluoghi nei refettori scolastici”. Questo è quanto scrive il comitato genitori nel comunicato stampa che annuncia lo sciopero del friday for fish “Questa scelta assunta dai Consiglieri Comunali di Maggioranza la reputiamo scellerata, perché si limita l’attività di controllo dei genitori. È proprio grazie a questa collaborazione tra genitori e il loro rappresentante per la mensa che da settembre ad oggi alla scuola Ugo Bassi abbiamo posto in essere una fitta attività di controllo e di sopralluoghi nei refettori scolastici che hanno poi portato alle contestazioni formali: quella dell’olio utilizzato nei refettori”.
La tensione tra genitori da una parte, e Amministrazione e fornitore, dall’altra, è molto alta, tuttavia questa dialettica ha permesso alle famiglie di maturare una consapevolezza sulla qualità del pasto nella mensa della propria città.