AAA cercasi arance per spremute a merenda

‘Servono arance e mandarini per le spremute da bere a merenda. I nostri bambini e i ragazzi ve ne saranno grati. Combattiamo così il picco dell’influenza. #ecomerenda ‘

E’ il post su FB della preside Maria de Biase dell’Istituto Comprensivo Statale Santa Marina di Policastro in provincia di Salerno, una scuola dove si fa merenda con pane e olio che si alterna con le spremute di arancie e mandarini per contrastare il picco d’influenza invernale.

L’Istituto Comprensivo Statale Santa Marina di Policastro è una scuola un po’ speciale dove ci si sente in famiglia e dove fare qualcosa di diverso o in più è un valore condiviso da tutti: genitori, bidelli, insegnanti, e soprattutto i bambini. Sono loro, i più grandi, che preparano le spremute con la supervisione di un insegnante o del personale ATA. Lo spremi-agrumi lo ha comprato la scuola, uno per ogni plesso, e ogni due giorni i bambini e tutto il personale della scuola, consumano una sana spremuta di mandarini o arance.

L’ecomerenda è un modo per consumare cibi sani ed evitare gli sprechi. Per questo il pane avanzato del pranzo non si butta, ma si consuma il giorno dopo come merenda accompagnata da un buon olio del territorio, oppure dalle marmellate fatte a scuola. La cucina didattica è il cuore delle attività laboratoriali della scuola di Policastro, è il luogo dove si fa il pane, si producono le marmellate o si raccolgono le melanzane settembrine per farle sottolio e consumarle a merenda. Si preparano anche i biscotti e le crostate, anche se queste vengono fatte al di fuori della scuola: la classe sposta la sede della didattica nella realtà di un forno dove si impara ad utilizzare strumenti adeguati alla produzione di dolci a livello commerciale.

Salute e sostenibilità sono le parole chiave che ruotano intorno alla scuola. Educazione al gusto e ad una alimentazione sana abbinate ad una attenta sensibilità al rispetto per l’ambiente. Una ricetta che funziona e permette di coinvolgere i genitori in un percorso di riciclo e riuso:  si insegna a fare il compost e si diffonde questa competenza alle famiglie, si ricicla l’olio esausto utilizzato in casa per friggere e si fanno saponi che vengono venduti agli alberghi del territorio. si impara il valore del cibo e lo scarto diventa valore aggiunto. Impareremo anche noi a fare i saponi con l’olio esausto all’evento che organizziamo in occasione di Fa la cosa giusto.

Maria de Biase sarà, infatti, nostra ospite il 24 marzo all’interno di Sfide, la scuola di tutti, progetto speciale per la prossima edizione di Fa la cosa giusta dove interverrà insieme a Clara de Clario, docente e collaboratrice del Dirigente scolastico della scuola Rinascita Livi di Milano, ideatrice del laboratorio di Cucinismo nella cucina didattica dell’istituto e promotrice di progetti di educazione al gusto e alla sostenibilità in tutta.

Per registrarsi all’evento clicca qui.

https://www.sfide-lascuoladitutti.it/programma/foodinsider-per-leducazione-al-gusto-e-alla-sostenibilita/