Chiudono le cucine? piuttosto il pasto da casa

mensa scolastica-2Il Sindaco del Comune di Trecastelli, Faustino Conigli, ha deliberato la chiusura di 4 cucine per la creazione del centro unico di preparazione dei pasti per la mensa della scuola dell’infanzia, decisione che ha comunicato ai genitori dopo la delibera.

Così a settembre 2017 verranno chiuse le 4 cucine e spesi 402.000 euro per il nuovo centro cottura. I genitori non ci stanno e hanno contestato la scelta inviando una lettera di diffida al Comune per chiedere spiegazioni e inoltrato una serie di richieste rimaste inascoltate. La domanda è semplice: perché una mensa già considerata eccellente deve cambiare?

La prospettiva per i genitori sembra essere maggiore spesa (402.000 euro più i costi di manutenzione delle cucine che rimangono comunque per l’impiattamento, lavaggio e merenda) e minore qualità. Il processo di produzione industriale dei piatti, il pasto trasportato e l’obiettivo di profitto del nuovo fornitore non potranno essere le condizioni per garantire lo stesso livello qualitativo della mensa avuta fino ad oggi.

Il comitato “NO mensa unica” nonostante la calura estiva è molto attivo: ha raccolto, e continuerà a farlo, centinaia di firme di adesione al comitato e al referendum abrogativo della delibera che istituisce la mensa unica delle scuole d’infanzia del Comune, e sta per lanciare nuove iniziative eclatanti.
I genitori del Comitato hanno chiesto un incontro sottoponendo alcune richieste tutte rimaste inevase, così ci dicono:

– avevamo chiesto la partecipazione di tutto il comitato, oltre noi 4 del Direttivo: e tale richiesta ci è stata negata;
– avevamo chiesto la partecipazione di alcuni tecnici da noi nominati poiché il Comune avrebbe chiamato tutti gli uffici comunali, dirigenti ASUR, Presidente del Consiglio di Istituto, Dirigente scolastica ed insegnanti: ed anche tale richiesta ci è stata negata;
– avevamo chiesto (visto che come documentazione avevamo la sola delibera n. 33/16 da noi contestata e lo studio di fattibilità) che il Comune rispondesse formalmente alla istanza ex art. 47 dello Statuto comunale ove formulavamo almeno 7 quesiti tecnici e la stessa ci è arrivata, senza alcuna risposta ai quesiti da noi formulati.L’amministrazione comunale sta cercando di eludere un confronto democratico e paritetico con il comitato no mensa, attraverso una serie di iniziative che hanno la parvenza di un confronto, ma che in realtà non sciolgono il nodo fondamentale, ossia l’operatività della delibera che non è un generico atto di indirizzo, ma è una decisione amministrativa vincolante ed esecutiva.Pertanto l’incontro previsto per il 12 luglio è stato sospeso.

Il prossimo passo? I genitori si stanno organizzando e valutando la possibilità di inviare la lettera per l’esonero dalla mensa scolastica e scegliere l’alternativa del pasto da casa. Quindi i genitori rilanciano: o le cucine rimangono e si mantiene il livello qualitativo avuto fino ad oggi o potremmo rinunciare in massa al servizio della mensa scolastica.

Aspettiamo aggiornamenti sull’evolversi della contesa.