La Regione Abruzzo copia Pappa-Fish con pesce fresco a scuola

Dopo la Regione Marche, anche l’Abruzzo ci prova a somministrare pesce fresco locale nelle mense scolastiche. Visto il successo di Pappa-Fish a cui hanno aderito alcuni Comuni marchigiani, anche la Regione Abruzzo ha deciso di ricorrere a fondi europei per attingere a risorse vincolate al consumo di pesce locale. Si tratta, nello specifico, del bando FEAMP (misura 5.68) che mette a disposizione dei Comuni un contributo massimo di 20 mila euro per rifornirsi di pesce fresco dalle marinerie locali.

Il bando, che prevede un fondo complessivo di 300mila euro, è stato vinto da numerosi comuni del teramano (Nereto, Tortoreto, Giulianova, Controguerra, Pineto, Torano Nuovo, Ancarano, Basciano, Roseto degli Abruzzi, Martinsicuro, Alba Adriatica e Penna S. Andrea) che potranno affiancare al consumo di prodotti ittici locali (come pesce azzurro, vongole, cozze e pesce povero) anche attività di educazione alimentare così come è stato anche con il progetto Pappa-fish. Con il progetto ‘il mare a scuola‘, iniziativa anch’essa finanziata dalla Regione Abruzzo,  gli studenti verranno preparati ad un consumo consapevole dei prodotti ittici locali attraverso attività di formazione in classe.

La sfida è anche quella di educare il palato dei bambini al gusto autentico del pesce fresco.  A scuola, notoriamente, le pietanze a base di pesce sono le più critiche in termini di consumo, ma Pappa-Fish ha il merito di aver dimostrato che il pesce può piacere ai bambini, soprattutto se è fresco, cucinato bene e gli alunni sono preparati ad un consumo consapevole. I dati di Pappa-Fish parlano chiaro: “prima della sperimentazione, servendo pesce congelato, più di metà porzione veniva buttata (52%), ora grazie a Pappa Fish lo scarto di pesce – questa volta fresco e locale – si è praticamente azzerato (6,5%), addirittura migliorando il dato del 2014 (nella prima edizione di Pappa Fish i dati sugli avanzi davano un 11%). Alici, triglie, suri, moli, pannocchie, sardine, sgombri, gallinelle, ma anche cozze, vongole e persino trote: sono solo alcune delle 15 tipologie di pesci e molluschi che, interpretate in ricette appetitose, sono arrivate sulla tavola degli alunni a seconda della disponibilità e stagione” [tratto da PappaFish in breve di Eurofishmarket]


L’obiettivo, secondo l’Assessore Dino Pepe promotore dell’iniziativa, è quello di “migliorare il benessere alimentare dei bambini attraverso il consumo di prodotti del pescato locale e quindi a sostenere anche l’economia del mare“. Un bell’esempio di come la mensa scolastica esca dal dominio dell’Assessore all’istruzione e crei sinergie per diventare motore dell’economia locale oltre che promuovere la salute e l’educazione alimentare radicandola sulle risorse del territorio.