sCOOL FOOD un progetto per la scuola da replicare

Si chiama sCOOL FOOD ed è un progetto per la scuola che va persino oltre la trasposizione didattica delle “Linee Guida per l’Educazione Alimentare” pubblicate dal MIUR nel 2015.  Si tratta di un intervento che entra nella scuola con tematiche in linea con il quadro degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e degli SDGs  (Sustainable Development Goals) con l’obiettivo di contribuire al miglioramento della salute ed all’adozione di corrette e sostenibili abitudini alimentari degli studenti del primo ciclo. Non è un progetto del Ministero dell’Istruzione, ma nasce in seno alla Fondazione MPS che lo ha sviluppato nel sud-est della Toscana (nelle Province di Siena, Arezzo e Grosseto) coinvolgendo 23 istituti comprensivi, circa 200 classi e 4.000 studenti. Un territorio dove da 3 anni gli studenti hanno integrato nel curriculare materie che vanno dal  benessere della classe, la produzione agricola, il modello agro-ecologico, la biodiversità, eticità e prodotti sostenibili, leggere le etichette, lo spreco alimentare e impatti sull’ambiente, dieta e obesità, i cambiamenti climatici, risorse e impronta ecologica, per citare solo alcuni titoli di qualche lezione che ogni settimana, per un totale di trenta ore annue, arrivano a trattare  argomenti che abbracciano 6 temi: Agricoltura, Sprechi e rifiuti, Consumatori consapevoli, Stili di vita, Educazione alimentare, Sostenibilità, Energia e Risorse.

Il progetto sCOOL FOOD nasce con un forte focus sulla sul tema cibo, dell’alimentazione e della sostenibilità, che sono elementi di una visione più ampia e complessa che tocca argomenti che riguardano i corretti stili di vita e le life skills come il saper risolvere i problemi, prendere decisioni, lavorare in gruppo, l’accettazione della diversità, lo sviluppo del senso critico, le capacità relazionali, la comunicazione efficace, la gestione le emozioni, l’empatia.

La didattica si basa sul 5 modalità di supporto che la fondazione MPS fornisce alle scuole che partecipano al progetto e che vengono selezionate attraverso un apposito bando che sono:

  • formazione gratuita dei docenti (3 giornate ad inizio anno) sulle tematiche progettuali;
  • kit didattici e materiali educativi, quali vero e proprio ausilio per il docente nella trattazione settimanale dei temi previsti dalla didattica e che cercano di accompagnarlo nell’affrontare settimanalmente ciascuna lezione e nel coinvolgere gli studenti e le famiglie;
  • il supporto di un tutor (cd maestro di sCOOL FOOD) per ogni ambito provinciale – personale docente abilitato interamente dedicato al progetto, appositamente selezionato e contrattualizzato dalla Fondazione – che affianca le scuole selezionate ed i docenti nella conduzione del progetto e nello svolgimento della didattica;
  • contributo economico a ciascuna classe (proporzionato in base al numero di partecipanti, che nell’anno scolastico 2018-2019 è stato di € 250 a classe) finalizzato ad attività collegate al progetto e coerenti con lo stesso (ad esempio rimborsi spese per laboratori, visite esperienziali in outdoor, trasporti scolastico, acquisto beni di consumo e materiali funzionali);
  • attività di educazione motoria (per le scuole primarie) consistente in 30 unità didattiche all’anno per classe, una a settimana, fornite gratuitamente a ciscuna classe, per conto della Fondazione, da istruttori CONI;

Si tratta di cinque interventi che rappresentano un investimento nel sistema scolastico pubblico nazionale ed in conoscenza dei docenti, che li mette nella condizione di continuare la didattica nei successivi cicli scolastici indipendentemente dal partecipare o meno a sCOOL FOOD. Non è un caso, infatti, che il 90% dei docenti che hanno preso parte a sCOOL FOOD nell’anno scolastico 2017-2018 hanno dichiarato  che la partecipazione al progetto si rifletterà in futuro sulla propria proposta didattica.

Il format del progetto è consolidato e può essere replicato in altri contesti adattandolo al territorio di riferimento. Per rendere il progetto fattibile anche in altre realtà, è necessario il commitment dell’Amministrazione locale in grado di coinvolgere gli istituti scolastici del territorio e una fondazione che sposi il progetto e sostenga gli oneri economici dell’iniziativa didattica che può sfruttare gli asset già esistenti.

Questo in attesa che sia il Ministero dell’Istruzione ad avviare un percorso di formazione del corpo insegnante affinché queste materie entrino con piena dignità nel curriculare di ogni scuola.

Per chi fosse interessanto a promuovere il progetto all’interno del proprio territorio può contattare  dai@fondazionemps.it  che è la mail della direzione attività istituzionale della Fondazione MPS oppure daniele.messina@fondazionemps.it che è il ‘papà’ del progetto.